Una cantina ecologica
“Le regioni viticole di maggiore tradizione del Mediterraneo si trovano in un’area particolarmente vulnerabile - tecnicamente si parla di hot spot - agli effetti del Climate Change ed è necessario che l’intero sistema produttivo affronti la sfida aperta dal riscaldamento globale. Questo impone un cambiamento di paradigma nel modo di fare viticoltura in ambienti che diventano sempre più difficili, con misure di adattamento che dovranno individuare tecniche agronomiche adatte e resilienti che richiedano un minore utilizzo di input e una maggiore attenzione alla relazione tra pianta e suolo. Allo stesso tempo anche il mondo dell’enologia dovrà fare la sua parte nella mitigazione dei cambiamenti climatici e la riduzione delle emissioni di gas serra, individuando fino dalla progettazione del vigneto e della cantina e nell’individuazione dei processi di trasformazione più adatti, tutti i possibili accorgimenti utili a ridurre i consumi, dal risparmio energetico e il ricorso alle energie alternative, a una maggiore attenzione nell’uso e nel consumo di suolo e di acqua, fino alla riduzione degli scarti di lavorazione.”
* agronoma e divulgatrice tecnica e scientifica, blogger, giornalista e consulente, è nel direttivo delle Donne della Vite