IL RACCONTO DELLE CANTINE IN MOVIMENTO.

Il 14 febbraio scorso si è tenuta al Rotary Club di Muggia una serata conviviale speciale nella quale il Presidente Sergio Ashiku ha invitato FARECANTINE Architettura del Vino, nella persona di Alberto Padovan, fondatore e amministratore unico, a raccontare la propria esperienza nel mondo delle cantine.

Una visione particolare frutto di una lunga esperienza quasi quarantennale che, partendo in età giovanile da importanti lavori nei campi dell’architettura, del restauro conservativo su edifici di valore storico e artistico e dell’ingegneria civile, hanno portato Padovan a diventare un esperto project manager di ampie vedute anche nel mondo del vino.
Sarà stata l’atmosfera ospitale creata dal pubblico rotariano, o il clima accogliente dell’Hotel Ristorante Lido – nel quale non sono mancate specialità enogastronomiche del territorio rivisitate in chiave locale – o anche la ricorrenza di San Valentino, che induce a vedere tutto in chiave emotiva, fatto sta che l’attenzione del pubblico è rimasta concentrata per tutta la durata dell’intervento. Il Rotary ha confermato nell’occasione le sue qualità di istituzione attenta all’attualità, sensibile alla professionalità delle persone e aperta alla società civile.

Un realtà dinamica e capillarmente diffusa.

Il Rotary è un’associazione di esponenti delle più svariate attività professionali, che lavorano assieme a livello mondiale per servire la società, incoraggiare il rispetto di elevati principi etici nell’esercizio di ogni professione e aiutare a costruire un mondo di amicizia e di pace. Primo nel tempo fra le associazioni di club di servizio nel mondo, il Rotary nacque a Chicago nel 1905 e conta attualmente circa 1,2 milioni di membri – fra uomini e donne – esponenti di primo rango nei loro settori professionali e appartenenti a più 28.300 Rotary Club di quasi tutte le nazioni del mondo. Fortemente impegnati nel sociale, in progetti umanitari e educativi a favore della propria e di altre comunità, tutti i club si riuniscono regolarmente una volta alla settimana per permettere ai soci di confrontarsi su questioni d’interesse comune, di carattere locale e internazionale. Ogni club, in pratica rappresenta una sorta di spaccato della vita economica della comunità.

Il project managing tra strategia, esperienza e buon senso.

In quest’ottica il Club di Muggia, soggetto particolarmente attivo nel territorio, ha voluto ascoltare dalla viva di un esperto del settore l’esperienza di un lavoro importante in un ambito – quello del vino – fortemente rappresentativo della propria regione d’appartenenza. Alberto Padovan, cofondatore e amministratore unico di FARECANTINE Architettura del Vino, con la sua carica naturale di simpatia e comunicatività, ha offerto una panoramica su due grandi progetti di cantine di alto profilo che hanno segnato e continuano a indirizzare la sua attività professionale da project manager. Una professione che si costruisce con l’esperienza, la soluzione di un gran numero di casi pratici, l’aggiornamento costante, solide basi di conoscenza e soprattutto doti di psicologia, ascolto e simpatia umana. E tanto buon senso, come ama aggiungere sempre l’ospite d’onore della serata.

La ricerca del successo. Del cliente.

Che cosa fa un project manager che parte dalla cantina, intesa come luogo di produzione e/o conservazione e/o degustazione del vino? Fa il regista, il coordinatore, il capitano in campo; è il partner del cliente ad ogni livello e in ogni fase del lavoro e per ogni singola incombenza – e sono tantissime! – che il cliente si trova ad affrontare nella realizzazione del suo sogno. Dalla collaborazione essenziale al business plan e alla ricerca e gestione dei finanziamenti, a tutta l’enorme attività burocratica e dal rapporto con aziende, fornitori, operai e artigiani, agli aspetti contabili e alla gestione e alla risoluzione di tanti altri problemi quotidiani. Quando i problemi di ogni tipo ti circondano e ti senti assalito nel fortino dove hai pochi ma validi alleati per combattere e portare a termine un lavoro che in realtà potrebbe non finire. Già, chi lo stabilisce quando il lavoro è finito? Una cantina non è un punto di arrivo, ma di partenza. E già questa considerazione fa capire come pur trattandosi di un immobile la cantina in realtà sia sempre in movimento. La vita, il lavoro, la permanenza delle persone che la frequentano, il collegamento con gli altri edifici, con il territorio circostante… La cantina vive di vita propria e pulsante. E ha bisogno di competenze che ci lavorino dentro, ha bisogno di relazioni, di contatti. Ha bisogno di visibilità. Se una cantina produce o commercia vino ha bisogno che tutto ciò venga conosciuto dai suoi clienti e potenziali tali.

L’originalità di FARECANTINE Architettura del Vino.

FARECANTINE Architettura del Vino fa tutto questo, per grandi produttori, collezionisti privati, ristoratori, albergatori, imprenditori commerciali. Fa la cantina e può fare molto di ciò di cui la cantina, il vino e le sue persone hanno bisogno. Si pone sul mercato come partner sia del cliente sia degli altri fornitori che assieme a lei possono assicurare qualità, professionalità, servizio. Negli ultimi anni l’azienda si è lanciata nella comunicazione attraverso la partecipazione attiva a manifestazioni sportive – in particolare l’automobilismo storico di regolarità – in cui affianca gli organizzatori gestendo momenti conviviali importanti, promuovendo l’immagine di autorevoli aziende vinicole, organizzando poi eventi propri in cui s’incontrano l’arte, la cultura, gli abbinamenti tra vino e prodotti tipici, i gioielli, il racconto dell’architettura del vino.
E tanto altro, per essere e dare originalità, emozione, contatto umano.
Perché, come ama ripetere spesso Alberto Padovan: “Il vino è uno dei grandi piaceri della vita. Dietro c’è tanto lavoro che possiamo fare insieme”.

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