7 marzo 2017

FARECANTINE – ARCHITETTURA DEL VINO PARTECIPA ALL’INCONTRO TECNICO: “ENOLOGIA A BASSO IMPATTO.SALUBRITÀ E SOSTENIBILITÀ NELLA TECNICA DI CANTINA”

Martedì 7 marzo, ore 14.30, a San Casciano in Val di Pesa in Piazza Perozzi, 9 – l'evento avrà per relatore/moderatore Alessandra Biondi Bartolini, consulente R&S e divulgatrice tecnica e scientifica. L'attenzione verso la salute del consumatore e la riduzione dei consumi e dell'impatto ambientale sono due facce della stessa medaglia, quella che guarda ad un modo di produrre etico frutto di una nuova sensibilità. Fare enologia a basso impatto significa ridurre (i consumi, gli inquinanti, il rischio) e al tempo stesso incrementare (il know how, il controllo, la gestione dei particolari, l'utilizzo dell'innovazione scientifica e tecnologica). L'incontro organizzato dalle Donne della Vite a cui aderisce FARECANTINE Architettura del Vino, da sempre promotrice di quella cultura della sostenibilità che ne ispira la propria mission, ha lo scopo di fare il punto su tecniche, progetti e protocolli adatti a produrre in modo etico e sostenibile e vuole creare le basi per una discussione più ampia da sviluppare all'interno dell'Associazione.

25 febbraio 2017

FARECANTINE – ARCHITETTURA DEL VINO SOSTIENE LA MEMORIA DI CARLO MICHELSTAEDTER

Si è svolta giovedì 2 marzo a Gorizia la conferenza stampa sulla vicenda di Palazzo Padernolli alla quale, oltre alla stampa e a rappresentanti dell'imprenditoria locale, ha partecipato
FARECANTINE Architettura del Vino in veste di sostenitrice dell'iniziativa. Nell'incontro sono emerse le difficoltà di trovare accordi in tempi ragionevoli per il miglior esito della destinazione del Palazzo stesso. Gli organizzatori, tra i quali l'attivissima Chiara Pradella che da anni testimonia la memoria di Carlo Michelstaedter, invitano le parti in causa a venirsi incontro per trovare soluzioni praticabili. Una vicenda che si prospetta ancora problematica e che Farecantine – Architettura del Vino continua a sostenere in nome dell'appartenenza a quella cultura friulana che dà lustro all'Italia.
(Foto Carlo Gulin e Alberto Padovan – Ritratto fotografico di Carlo Michelstaedter – Pubblico dominio)

25 febbraio 2017

QUANDO IL VINO E' UN INVESTIMENTO ECONOMICO, TRA FONDI E COLLEZZIONI

La qualità, il prestigio e la valutazione ufficiale di certe etichette possono conferire al vino un valore economico tale da trasformarlo da prodotto di consumo in bene d'investimento.
Secondo "Bloomberg" i prezzi per il vino pregiato sono ai massimi dall'Ottobre 2011, e gli indici del buon bere stanno salendo; sia per la sicurezza dell'investimento, con buone prospettive nel medio e lungo termine, sia per la rinnovata passione del mercato cinese e il calo della sterlina.
È in pieno sviluppo anche il collezionismo di chi conserva il vino migliore non per le occasioni speciali ma per vederne crescere la valutazione. I criteri base per investire in tal senso sono quattro: qualità elevata, longevità altissima, immagine di alto profilo, rarità evidente.
Nella conservazione del vino gioca un ruolo fondamentale la cantina, la salubrità e il comfort dei suoi ambienti. Stile ed eleganza sono il complemento per chi vive la cantina anche come luogo di convivialità. FARECANTINE Architettura del Vino è al servizio dei suoi clienti per ideare, progettare e realizzare i migliori locali di conservazione e apprezzamento della qualità del vino.

(ph. Alberto Padovan)

15 febbraio 2017

LA QUALITÀ DEGLI AMBIENTI INTERNI INFLUENZA LA SALUTE E LE ATTIVITÀ COGNITIVE

L'ultima ricerca scientifica che dimostra questo rapporto causale è uno studio, di due importanti istituti americani, pubblicato di recente sulla rivista Science Direct, secondo il quale i volontari che hanno lavorato in un edificio ad alta biocompatibilità hanno ottenuto risultati professionali nettamente migliori rispetto ai colleghi. Già l'OMS aveva evidenziato come un cittadino europeo trascorra il 90% della sua esistenza in edifici nei quali l'aria è due volte peggiore che all'esterno. L'uso di materiali e prodotti ecocompatibili riduce il tasso di inquinamento interno, migliorando il benessere psicofisico dell'uomo, diminuendo la possibilità di malattie dell'apparato respiratorio e cardiocircolatorio e di problemi psicologici anche gravi. FARECANTINE Architettura del Vino ha scelto la sostenibilità – ecologica, ambientale, economica e sociale – quale criterio guida di tutto il suo percorso, operando in partnership con primarie aziende del settore quali, ad esempio, Keim, che sostiene questi valori dal lontano 1878 con il brevetto del silicato di potassio.
(Foto: Nicola Manferrari)

7 febbraio 2017

L’ARCHITETTURA DEL VINO NELL’ANNO INTERNAZIONALE DEL TURISMO SOSTENIBILE

Il 2017 è stato dichiarato dall’ONU “Anno internazionale del turismo sostenibile per lo sviluppo”. Inoltre, i governi internazionali hanno già lanciato l’Agenda 2030 con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, tra i quali emergono per importanza la creazione di posti di lavoro e la promozione della cultura e dei prodotti locali.

Il turismo del vino è sempre più in crescita in Italia, nel 2015 ha fatto registrare quasi 3 mln di visitatori e un volume d’affari di 4 mld di euro, anche grazie a uno straordinario panorama enologico di 400 marchi fra Doc e Docg.

La sostenibilità è un valore sempre più apprezzato da questi turisti; per le cantine dei produttori di vino e gli imprenditori dell’ospitalità alberghiera e della ristorazione è un invito a costruire nuove strutture sostenibili, o a modificare e riconvertire in tal senso quelle esistenti.

Per fare questo FARECANTINE Architettura del Vino si è specializzata nell’affiancare le aziende del mondo del vino offrendo la sua consulenza ad ampio raggio. Perché la sostenibilità, oltre a tutti i benefici ambientali, premia sempre di più gli imprenditori sensibili.

27 gennaio 2017

OTTIME PREVISIONI DI CRESCITA PER IL VINO SOSTENIBILE ITALIANO

Il fatturato del vino sostenibile italiano oggi è di oltre 3 mld di € (quasi un terzo della produzione nazionale). Previsioni prudenti vedono crescere nei prossimi anni il Pil del vino italiano più di quello dell'agroalimentare, traino del Pil nazionale. Il vino sostenibile crescerà con valori doppi rispetto a quello delle aziende tradizionali; nel 2020 si stima che toccherà i 4 mld di € (+30%). Sono valori prudenziali perché la crescita annua del fatturato del vino italiano è previsto che oscilli fra +3/5%, mentre la crescita per le aziende orientate allo sviluppo sostenibile dovrebbe arrivare fra +7/10%. Questi in sintesi i dati elaborati dall'Università di Siena e presentati al recente Wine&Siena 2017, nella tavola rotonda sulla sostenibilità introdotta da Helmuth Köcher, ideatore del MeranoWineFestival.
Dopo la sfida del biologico, il settore vitivinicolo ha l'opportunità di crescere inserendo nei processi produttivi pratiche di sostenibilità ambientale. Sempre di più i consumatori considerano il fattore ecologico tra i parametri principali per scegliere un vino, attribuendo al rispetto per l'ambiente un'importanza simile alla varietà, all'origine o al prezzo.
La sostenibilità è un valore che FARECANTINE Architettura del Vino fin dalla sua nascita ha messo al centro del suo modello di cantina.
Nello schema, la produzione di energia sostenibile per le cantine che comporta vantaggi di riduzione dell'impatto ambientale, razionalizzazione degli spazi, ottimizzazione degli investimenti e dei costi gestionali, diminuzione delle emissioni inquinanti con l'uso di fonti rinnovabili e crescita della reputazione aziendale premiante per il mercato.

18 gennaio 2017

2016 DA RECORD PER IL VINO ITALIANO NEL MONDO

Il Rapporto annuale di Federdoc documenta con grandi numeri un anno importante per il nostro settore vinicolo:
il primato mondiale di produzione con 48,5 milioni di ettolitri; – i 5,4 miliardi di € dell'export – lo sviluppo dei vini a Denominazione di Origine (+5% in volume e +8% in valore). – I paesi terzi che amano di più il nostro vino sono StatiUniti, primo importatore, Cina e Corea; in Europa: RegnoUnito e Germania.
Dietro questo successo commerciale c'è una mentalità imprenditoriale che sta crescendo e che parte dalla produzione stessa del vino. Maggiore qualità nell'organizzazione, nella logistica e nella realizzazione di cantine e ambienti di lavoro.
Promuovendo la sostenibilità – ambientale, territoriale, economica e sociale – e il comfort, FARECANTINE Architettura del Vino si pone al servizio dei produttori, con un atteggiamento di ascolto e di partnership, per tutto ciò che riguarda cantine, luoghi di lavoro e loro organizzazione.

12 gennaio 2017

LA NUOVA LEGGE DEL VINO RIGUARDA ANCHE LE CANTINE

Da giovedì 12.1 è in vigore il nuovo testo unico del settore vinicolo italiano. La legge 238/2016 semplifica in 90 articoli produzione, vendita e promozione; contrasta la contraffazione; incrementa agevolazioni e benefici per i vigneti storici e quelli in aree a rischio geologico.
Tra l'altro, dispone l'obbligo per titolari di cantine e stabilimenti enologici di inviare la planimetria dettagliata dei locali all'ufficio territoriale dell'agenzia delle Dogane.
Un adempimento che offre l'occasione per riflettere e confrontarsi nell'ottica di migliorare la sostenibilità ambientale e il confort degli ambienti di lavoro.
FARECANTINE Architettura del Vino offre la sua consulenza e competenza per affiancare i produttori in tutte le loro esigenze progettuali, realizzative e operative. Certa che il settore vinicolo nazionale saprà cogliere ogni opportunità di incrementare la sua leadership nel mondo.
(ph. Adriano Zuppel)

7 dicembre 2016

INTERVENTO DEL NOSTRO MASSIMO ZAMARO A WINE2WINE A VERONA

Oggi siamo a Verona per partecipare a wine2wine. Tra pochissimo il nostro Massimo Zamaro racconterà al pubblico in uno speech ufficiale come FARECANTINE Architettura del Vino interpreta i principi della sostenibilità per l'azienda vitivinicola. Eccolo il nostro Massimo Zamaro sul palco di wine2wine pochi secondi prima dell'inizio della sua presentazione dedicata ai "principi della cantina sostenibile", mentre Stevie Kim, General Manager dell'evento, si diverte a farsi scattare una foto con i moderatori.

25 novembre 2016

FARECANTINE Architettura del Vino A WINE2WINE 2016 DI VERONAFIERE – VINITALY

Nel ricco programma di incontri, è previsto l’intervento di FARECANTINE Architettura del Vino mercoledì 7 dicembre alle ore 13.55 nella sala Vinitaly International Lounge.Wine2wine – Forum sul business del vino è il principale evento in Italia dedicato al business del vino, organizzato da Veronafiere – Vinitaly, in collaborazione con l’Uiv, la Federvini e Ice.
La terza edizione si tiene il 6 e 7 dicembre a Verona Fiere; il forum, che annovera tra i relatori i massimi esperti dall’Italia e dal mondo, vuole essere il luogo privilegiato dove acquisire gli strumenti per rendere più competitiva l’impresa vitivinicola e il business del vino.
Nello spazio dedicato ai temi della sostenibilità, il nostro intervento è previsto Mercoledì 7 Dicembre alle ore 13.55 relatore Massimo Zamaro di FARECANTINE Architettura del Vino condurrà una relazione dal titolo “I principi della cantina sostenibile”: Dalla progettazione alle certificazioni, l’iter in sintesi per affrontare le sfide del futuro legate ai temi della sostenibilità ambientale nel settore vitivinicolo. Oggi più che mai l’ambiente è una priorità e va pensato dal punto di vista dell’architettura, dell’impiantistica e della produzione: è importante progettare le cantine del futuro promuovendo il concetto di sostenibilità aziendale, ambito che va dall’ottimizzazione delle risorse alla valorizzazione dei prodotti finali.
FARECANTINE Architettura del Vino ha un esperienza notevole nella presenza ai convegni di settore, avendo anche organizzato, in collaborazione con la Gourmet’s International, il Merano Wine Forum nel 2014 e nel 2015 dedicati rispettivamente ai temi della sostenibilità del mercato vitivinicolo e delle sfide future del settore del vino.
Chi volesse incontrarci a wine2wine, può inviarci una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per fissare un appuntamento personalizzato.

11 novembre 2016

MAGDA BEVERARI E I VINI DEL LIBANO

FARECANTINE Architettura del Vino, nella figura dell’amministratore delegato Alberto Padovan, è stata presente anche quest’anno al Merano Wine Festival, evento enologico di punta nel panorama italiano.

Nel corso delle giornate di degustazione ed incontri, diverse sono state le occasioni in cui sono state messe in luce le particolarità di FARECANTINE Architettura del Vino, società di servizi specializzata nella progettazione e realizzazione di aziende vitivinicole e strutture turistiche.
Particolarmente interessante l’incontro presso lo stand dei vini del Libano, che per la prima volta erano presenti all’evento di Merano grazie a Magda Beverari.
«E’ difficile, se non impossibile, trovare questi vini in Italia, quindi ho pensato che il Merano IWF sarebbe stata una bella occasione presentare uno spaccato di questo meraviglioso Paese al pubblico di appassionati che frequenta questo salone di così grande levatura» ci racconta la Beverari «i produttori non conoscono questa manifestazione italiana, che per altro è considerata di nicchia anche a livello nazionale, ma dopo averne parlato con il massimo esperto di vini Libanesi, Michael Karam, abbiamo deciso di partecipare insieme per promuovere i produttori e annunciare la prossima apertura di uno shop on line dedicato a questi vini»
Il Libano è un paese in cui la produzione del vino risale alla notte dei tempi. La principale regione vitivinicola è la Valle della Bekaa, dove la vinificazione avviene attraverso metodi di produzione avanzati di chiara impronta francese e dove l’attenzione alla qualità regala vini di particolare piacevolezza e con un ottimo potenziale di invecchiamento.
Come FARECANTINE Architettura del Vino, il Libano è sicuramente un territorio interessante da valutare in funzione del proprio business, in quanto le aziende vitivinicole si stanno promuovendo all’esterno con sempre maggiore slancio, ma allo stesso tempo sono estremamente attente all’eleganza e ai dettagli delle loro proprietà fondiarie e alla ricerca di partner professionali di altissima qualità.
Paris – 30 ottobre 2016
Il Libano per la prima volta a Merano Wine Festival
Dal 4 all’8 novembre 2016 Le Vin Parfait e The Wine Traveler porteranno i vini del Libano alla prestigiosa manifestazione internazionale che quest’anno celebra la 25esima edizione.
Saranno sei le cantine che presenteranno – nella « Cherny saal » la sala dedicata ai vini internazionali – i loro migliori prodotti. Si tratta di realtà produttive affermate che tuttavia si affacciano per la prima volta ad un evento di questa portata sul territorio italiano.
L’idea di portarli a Merano è di Magda Beverari, che da più di 5 anni si occupa a Parigi di vini del Paese dei Cedri e di Michael Karam, giornalista libanese massimo esperto del settore, ideatore del progetto The Wine Traveler.
Per Magda Beverari tutto è nato dalla sua passione per il vino, che è diventata anche la sua attività professionale : grazie al suo Blog Le Vin Parfait e all’azione di promozione che svolge per il brand Les Crus du Liban (di proprietà dell’importatore francese Sodimo) ad oggi è pressoché un’ambasciatrice dei vini libanesi.
« E’ difficile, se non impossibile trovare questi vini in Italia, quindi ho pensato che il Merano IWF sarebbe stata una bella occasione presentare uno spaccato di questo meraviglioso Paese al pubblico di appassionati che frequenta questo salone di così grande levatura» spiega la Beverari « i produttori non conoscono questa manifestazione italiana, che peraltro è considerata di nicchia anche a livello nazionale, ma dopo averne parlato con il massimo esperto di vini Libanesi, Michael Karam, abbiamo deciso di partecipare insieme per promuovere i produttori e annunciare la prossima apertura di uno shop on line dedicato a questi vini»
A Merano verranno presentati i vini di cantine importanti quali : Château Kefraya, IXSIR, Domaine des Tourelles, Domaine de Wardy, Château Saint Thomas e Ksara.
La quasi totalità di loro produce vino internamente nella valle della Beqaa, solo il brand IXSIR conta qualche parcella nel Sud del Libano e a Batroun, sul mare.
I vini libanesi sono vini mediterranei con un carattere di montagna, con vigneti che si estendono su altitudini che variano da 900 a 1600 metri.
In generale i vitigni sono quelli nobili francesi, eccezion fatta per l’Obeidy, la varietà bianca autoctona che si può trovare anche in purezza.
« Oggi più che mai, a fronte della situazione in Siria, la cui valle della Beqaa dista solamente 30 km, è importante ricordarsi del Libano che, pur nel suo piccolo, riesce a dare prodotti enologici di grande valore »
Le Vin Parfait sarl
Magda Beverari
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Levin Parfait Sito